Il Canale di Brenta si estende lungo il fiume omonimo dalla pedemontana vicentina fino al confine trentino, tra monte Grappa e Altopiano di Asiago. La stretta valle è caratterizzata da un complesso e poderoso sistema terrazzato su roccia calcarea e dolomitica che custodisce ancora oggi memoria della coltivazione di tabacco, introdotta dal XVII secolo e progressivamente abbandonata a partire dalla seconda metà del Novecento.

Nell’ultimo decennio il territorio del Canale ha attivato progetti e percorsi di riscoperta che hanno portato alla mappatura del paesaggio terrazzato, allo studio delle tecniche costruttive, dei sistemi di gestione delle acque, delle pratiche agricole tradizionali, ma anche ad attività di partecipazione e formazione avviate con l’Osservatorio locale per il Paesaggio del Canale di Brenta e la nascita del Comitato Adotta un Terrazzamento. L’obiettivo prefissato è affrontare l’abbandono dei terrazzamenti riflettendo sul loro riutilizzo agricolo all’interno di un piano che valorizzi un’agricoltura sostenibile e innovativa, nuove opportunità, modelli economici e stili di vita.

I paesaggi terrazzati sono oggi realtà fragili, messe in crisi da un lato da modelli aziendali orientati alla massima resa, dall’altro dall’inerzia e dal degrado seguiti all’abbandono. Non mancano tuttavia in Europa esperienze interessanti di innovazione agronomica e sociale, capaci di coniugare tradizione e modernità, patrimonio ereditato e nuove funzionalità produttivo-ricreative.

Quali percorsi di innovazione possono rilanciare l’eredità dei terrazzamenti senza ridurli a funzione museale o stravolgerli con interventi che depauperano il complesso mosaico ambientale e culturale? Quali nuove forme di agricoltura, innovativi sistemi di conduzione e cooperazione, tecniche di lavorazione possono ispirare progetti di recupero e rilancio per il futuro?

La sessione tematica Innovazione agronomica e sociale organizzata dall’Unione Montana Valbrenta raccoglierà studi, esperienze e progettualità innovative dalla valenza strategica nella prospettiva di ispirare forme di rilancio funzionale e produttivo di paesaggi terrazzati marginali.